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SPORT COME SACRIFICIO: PICCOLE RINUNCE PER UN GRANDE SUCCESSO!

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“Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla.” - Pierre de Coubertin

Una sensazione particolarmente diffusa tra gli atleti a vari livelli è quella di stanchezza, dovuta a una moltitudine di fattori, tra i quali i numerosi impegni da sostenere, in ambito sportivo e non. Questa sensazione può essere percepita e sovrastimata soprattutto tra i più giovani, i quali molto spesso confrontano la propria persona e le proprie abitudini e stili di vita con chi hanno a loro più prossimi, ovvero i coetanei. In particolare, osservando i propri amici/amiche che non praticano sport, potrebbero avvertire la sensazione di essere troppo impegnati, e di conseguenza, perdersi alcune occasioni di socialità per loro importanti.

Rilevante diventa il ruolo di noi educatori (genitori, allenatori, familiari…) di fronte a queste piccole cadute che possono demotivare gli atleti e in alcuni casi portarli ad abbandonare la carriera sportiva.

Lo sport, a qualsiasi livello ed età in cui viene praticato, insegna alle persone importanti valori, premesse fondamentali per avere successo nel proprio percorso di vita, in qualsiasi ambito esso si sviluppi. Grazie allo sport, infatti, l’atleta impara il significato di SACRIFICIO. Inseguire la propria passione comporta, nel quotidiano, determinate decisioni e piccole rinunce: un’uscita in meno con gli amici, una serata passata sui libri a studiare, un fine settimana in trasferta per una gara/partita, etc…

Al tempo stesso, inseguire la propria passione porta nel tempo a tante SODDISFAZIONI: a mio parere, atleti non si nasce, ma si diventa. Si diventa atleti nel momento in cui nonostante la stanchezza, vai ad allenamento e lo affronti con impegno e concentrazione; si diventa atleti quando affronti la gara con motivazione ed energia positiva… si diventa atleti quando hai un obiettivo e sei pronto a sacrificare le tue energie e il tuo tempo per dedicarti a ciò che ti appassiona e ti fa stare bene.  

È proprio su questo aspetto che noi educatori dobbiamo fare leva, sostenendo i nostri ragazzi a non demoralizzarsi di fronte a queste piccole avversità, bensì ad affrontarle e superarle, rimanendo sempre focalizzati sul loro obiettivo. Ricordiamo sempre loro (e a volte ricordiamolo anche a noi stessi) che il sacrificio viene sempre ripagato: con il tempo, guardandosi indietro, capiranno che i sacrifici che hanno fatto, li hanno portati ad essere le persone che sono.

“Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.” - Peter Drucker

 

Matilde Poluzzi
atleta agonista di danza sportiva, laureata in Scienze e tecniche psicologiche

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