“Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla” (Pierre de Coubertein)

In psicologia, l’insieme dei comportamenti messi in atto dagli individui per far fronte a problemi e ostacoli (emotivi, relazionali, situazionali…), allo scopo di ridurne lo stress, vengono definiti strategie di coping.

È importante sottolineare la soggettività delle reazioni individuali dinanzi a situazioni problematiche: Il tipo di strategie adattive messe in atto dipende infatti da diversi fattori, interni ed esterni agli individui, quali le caratteristiche personali e le esperienze maturate, l’entità dell’evento, le circostanze in cui questo si verifica e il grado di supporto sociale ricevuto, solo per citarne alcuni.

La capacità di gestire al meglio un evento critico, che per l’atleta si presenta nella maggior parte dei casi in maniera imprevedibile, è in grado di determinare in buona parte le conseguenze dell’evento stesso. Solo per riportare qualche esempio, un evento critico per l’atleta potrebbe essere un infortunio, un periodo intenso di allenamenti, ma anche un conflitto con un compagno di squadra.

Grazie al prezioso supporto dei propri coach, i ragazzi riescono a SPERIMENTARE ed ASSIMILARE differenti strategie di coping nell’ambito sportivo, attraverso specifici programmi di allenamento. Una volta assimilate, le strategie di coping risulteranno fondamentali anche nel quotidiano, facilitando il processo di fronteggiamento dinanzi a situazioni stressanti (una verifica a scuola, per esempio). Ancora una volta lo sport si dimostra una vera e propria PALESTRA DI VITA, in cui i giovani hanno la possibilità di conoscersi e sperimentarsi, in un contesto protetto.

“Sembra sempre impossibile…finché non viene fatto” (Nelson Mandela)

Matilde Poluzzi
atleta agonista di danza sportiva, laureata in Psicologia scolastica e di comunità