Posso accettare la sconfitta, tutti falliscono in qualcosa. Ma non posso accettare di rinunciare a provarci. (Michael Jordan)

Cosa rispondere ai nostri ragazzi quando ci chiedono cosa sia il SUCCESSO?!

Letteralmente vuol dire “avvenimento, buon esito”, ma è necessario soffermarsi su cosa intendiamo quando parliamo di buon esito. Soprattutto negli sport praticati a livello agonistico, il buon esito di una gara o di una partita viene esclusivamente associato alla VITTORIA. Ma è davvero così corretto associare il successo alla vittoria?!

Lo sport giovanile si pone certamente l’obiettivo di formare dei campioni, ma, prima di tutto, si concentra sulla formazione e crescita della PERSONA. Attraverso lo sport, i nostri ragazzi hanno la possibilità di imparare, sbagliare, correggersi e ricominciare da capo: a mio parere, questo è il successo! Allo stesso tempo, il concetto di fallimento è ben lontano da quello di sconfitta. Perdere una partita o arrivare ultimo in gara non può essere considerato un fallimento: il compito di noi educatori e genitori è quello di aiutare i ragazzi a concentrarsi sulla PRESTAZIONE, e non sul risultato!

In chiave educativa, l’agonismo è un fondamentale momento di CRESCITA personale e CONDIVISIONE con l’Altro, in un’ottica costruttiva ed emancipativa.

Proviamo allora a spostare il focus dalla vittoria alla sfida continua, non solo con l’altro, ma soprattutto con se stessi: il successo si ottiene attraverso l’IMPEGNO CONTINUO e il progressivo MIGLIORAMENTO!

Passo dopo passo. Non conosco altra maniera per raggiungere i successi. (Michael Jordan)

Matilde Poluzzi
atleta di danza sportiva, laureata in psicologia scolastica e di comunità